Teatro

Teatro Vittoria: si riparte tra "pubblico disinteresse" e amore per il palco

Teatro Vittoria: si riparte tra "pubblico disinteresse" e amore per il palco

Si è svolta ieri mattina presso il Teatro Vittoria di Roma, la presentazione della prossima stagione 2008/2009, tenuta dal direttore artistico Attilio Corsini insieme ad alcuni elementi della compagnia Attori&Tecnici. Lo stesso Corsini, infatti, ha a lungo parlato in quest’occasione delle problematiche dello spazio che dirige e della decisione che aveva preso e comunicato, lo scorso anno, di dare le sue dimissioni che però è stata più volte “ignorata”. Già nel Gennaio 2007 – ha raccontato Corsini – aveva scritto una lettera al Sindaco di Roma, al Presidente della Regione Lazio, al Presidente della Provincia di Roma ed al Ministro per i Beni Culturali, ma non avendo ottenuto alcun risultato, a Gennaio del 2008 ha fatto pubblicare la notizia nelle pagine della Cronaca di Roma de Il Messaggero, per destare l’attenzione del pubblico sulle motivazioni della sua decisione. “Impossibilitato a reperire le risorse finanziarie per evitare la chiusura del Teatro Vittoria” – scrive nella sua lettera – “ho deciso di dimettermi dalla direzione artistica del medesimo”. Sebbene non si stia parlando di uno spazio pubblico, la Cooperativa Attori e Tecnici riceve da 31 anni i contributi dello Stato ed il Ministero dello Spettacolo ha riconosciuto il Vittoria come Teatro Stabile di Interesse Pubblico, ovvero un’azienda senza fini di lucro al servizio di un territorio. I Teatri Stabili di Interesse Pubblico riconosciuti dallo Stato sono due per ogni Regione e tutti – come ci ha illustrato il Direttore – hanno avuto dagli Enti locali il riconoscimento della pubblica funzione attraverso delle convenzioni, tranne che nel Lazio. Al Vittoria, inoltre, venne riconosciuto il merito di aver bonificato un territorio e aver dato vita al quartiere Testaccio di Roma. Al termine di queste premesse, Attilio Corsini ha posto un quesito: nel caso in cui anche i teatri definiti “privati” che svolgono un’attività meritoria nell’interesse dei cittadini, non vengano considerati parte di un sistema complessivo, come potranno reggere la concorrenza della grande macchina dello spettacolo “pubblico”, dove nessun operatore rischia i propri soldi o il proprio posto di lavoro? Ma il quesito, a quanto ci riporta il Direttore del Vittoria, è rimasto ignorato e a seguito di numerose considerazioni Corsini ha così deciso di portare ancora avanti il suo impegno presso quello che ha definito ironicamente (in riferimento a questo episodio) “Teatro Stabile di Disinteresse Pubblico”. Non mancano i riferimenti – a detta della compagnia del tutto casuali – a questa vicenda, al tema del teatro nel teatro o dell’amore per il teatro stesso, nella scelta degli spettacoli in cartellone: tra gli altri, “Muratori” di Edoardo Erba, “L’Arte della Commedia” di Eduardo De Filippo e ancora “Casamatta Vendesi” di Angelo Orlando. Ma il repertorio è vasto e comprende lavori di maggior spessore, come “Le Invasioni Barbariche” di Denys Arcand, “L’Ispettore” di Nikolaj Gogol, altri più comici e leggeri come il nuovo show di Rodolfo Laganà ed infine un esperimento interessante, quello del teatro a mezzanotte ogni sabato, con la commedia “Sessy in de cisy” di Benjamin Preciso. Roma, Teatro Vittoria, 4 Giugno 2008